Oggi, 12 marzo, ricorre la Giornata Nazionale di educazione e prevenzione contro la Violenza sugli Operatori Sanitari e Sociosanitari, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema purtroppo diffuso e dalle gravi conseguenze.
Un Fenomeno In Crescita
Aggressioni verbali, fisiche e persino sfociate in gravi lesioni, sono purtroppo una realtà quotidiana per chi lavora nel mondo della sanità. Secondo i dati INAIL, nel 2023 sono stati circa 9.000 gli episodi di infortuni sul lavoro per aggressioni subite da operatori sanitari.
Le Cause
Le cause di questa violenza sono molteplici, dalla frustrazione per tempi di attesa lunghi o ritardi, alla carenza di personale e risorse che genera stress e tensione, fino a veri e propri episodi di maleducazione e aggressività immotivata.
Le Conseguenze
La violenza sugli operatori sanitari non ha solo un impatto fisico e psicologico su chi la subisce, ma danneggia anche l’intero sistema sanitario e sociosanitario. Un clima di tensione e paura può infatti compromettere la qualità del servizio offerto e la sicurezza stessa dei pazienti e ospiti.
Cosa Fare
È necessario un impegno comune per contrastare questo fenomeno. Le istituzioni devono rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di cura, inasprire le sanzioni per i perpetratori di violenza e investire nella formazione del personale sanitario per la gestione di situazioni di conflitto.
Il Nostro Ruolo
Come cittadini, possiamo fare la nostra parte adottando un comportamento responsabile e rispettoso nei confronti degli operatori sanitari. Dobbiamo essere consapevoli del valore del loro lavoro e del loro impegno e denunciare qualsiasi episodio di violenza a cui assistiamo.
In occasione di questa Giornata Nazionale, uniamo le nostre voci per dire basta alla violenza sugli operatori sanitari. Diamogli il rispetto e la sicurezza che meritano per svolgere il loro lavoro fondamentale per la cura e la salute di tutti.
Fonte: “Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali” di INAIL.